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Episodio 2: Cosa significa essere un Unicorno?

Scritto da Andrea R.


Non c’è modo di definire un unico significato per l’Unicorno, tantomeno se vogliamo farlo a parole. la risposta, allora, si rivela da sé, conferendo importanza al valore mitologico racchiuso nella descrizione di questa creatura magica. Noi tutti, con il nostro vissuto, le nostre storie e soprattutto le nostre intenzioni, possiamo incarnarne l’essenza, non esiste essere senza sentire: questa è la forza del messaggio che riassume il motto del nostro gruppo, “Feel Like Unicorn”.

In tutto ciò, Riccardo, ideatore del nome, del logo e fondatore di FLU, ha visto il vero Mito.

Sono Andrea, uno dei soci fondatori dei FLU e questa è la mia breve storia. Per me è iniziato tutto pochi anni fa, non è stata una doccia fredda ma un lento e consapevole risveglio che si sta ancora manifestando ed il vettore di tutto è stato scoprire la corsa sui sentieri.

Sinceramente, ad oggi, vista la mia storia ancora non mi spiego come io possa essermi innamorato dalle corsa ma una cosa è certa… É una felice realtà!!!


Una sessione di Allenamento in Apuane Meridionali
Una sessione di Allenamento in Apuane Meridionali

Dal 2000 al 2017 sono stato un atleta professionista di Canoa Slalom. Nella mia carriera ho avuto modo di avvicinarmi ad altri sport, tra cui la corsa. Correre… era di gran lunga la cosa che più odiavo, stavo molto più a mio agio durante le noiose sedute di allungamento, chi le ha fatte può capirmi…

Il post carriera è stato un periodo molto costruttivo in termini formativi ma molto molto doloroso e opprimente a livello personale. Chiudere una carriera sportiva per alcuni può essere davvero molto duro; un mix di tristezza, rimpianti, i loop negativi che vivevo, l’aumento di peso, la sedentarietà, la frustrazione; solo oggi capisco di essere stato abbastanza forte per darmi la possibilità di uscire dai meccanismi della mia mente.

L’aiuto migliore è stata la pausa Covid, che in qualche modo mi ha resettato e ha dato lo spazio per l’autoguarigione a pensieri ed emozioni.

È stato il giugno 2020 a dare inizio alla mia rinascita; ripresi a fare finalmente sport ,ad uscire in canoa, fare qualche esercizio di potenziamento muscolare in casa e infine uscivo a correre. Passò l’estate e per sfida volevo preparare una mezza maratona. Mi feci aiutare da un allenatore di corsa mezzofondista, andai a comprare delle scarpe nuove e uno sportwatch da running e via; macinavo chilometri mai fatti in vita mia ed era tutto magico, non mi pesava li per li, ma mi resi conti che iniziava a diventare di nuovo un dovere e il mio fisico si fece sentire subito regalandomi un infortunio, dandomi un gran scossone rimettendomi in pausa, persi 4 mesi e il progetto maratona svanì. Tornai a correre nel aprile 2021 e iniziai ad avventurarmi anche in collina, poi attraverso qualche sentiero, poi comprai le mie prime scarpe da Trail e iniziai ad esplorare le Apuane vicino casa. A luglio, qualche giorno dopo la scomparsa di mia sorella Barbara, feci la mia prima gara di trail.

Passò un altro inverno e iniziai a cercare un po di "connessioni" nel mondo della corsa, incappai in un corso di Trail Running dove trovai un gruppo di persone Vive… Semplici… BELLE. Il corso capitanato da Riccardo, diete vita a dei legami, creando amicizie che tutt’ora brillano.


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La corsa mi aveva donato un nuovo tutto, mi ha dato la possibilità di respirare, facendo entrare sotto pelle nuove energie per alimentare nuovamente le mie cellule e dando cosi vita a nuove consapevolezze, a trasformazioni che mai avrei pensato facessero parte di me.

Correre nei sentieri è assolutamente senza tempo. È inspiegabilmente fluido il fatto che il corpo possa percorrere certe distanze e certi dislivelli che non ti aspetti, senza entrare in crisi, senza esaurirsi; mi butto nel bosco tutt’oggi e quando alzo lo sguardo, quando apro gli occhi, quando la luce mi attraversa, non riesco a non sorridere. La pelle vibra e mi sento davvero grato, ringrazio le forze della natura, ringrazio Dio. Non c’è modo di sentirsi infelici, o poco fortunati o carichi dal peso della quotidianità quando sono li dentro. La canoa mi ha donato tantissimo, è indubbio e sarei falso a non ammetterlo; altrettanto falso sarei allo stesso tempo a non dire che la corsa mi ha davvero emozionato senza salire i gradini di un podio e indossare una medaglia.


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Non sta a me dirmi e dirvi se incarno l’essenza dell’Unicorno, ma solo il pensiero di sentirmi tale, di poter viaggiare nelle infinite dimensioni che il trail running mi da la possibilità di vivere durante la corsa, è una delle belle emozioni che mi sta regalando la vita. Correre dentro il bosco, perdere la cognizione del tempo, arrivare in vetta mi fanno vivere qualcosa di cosi raro e puro… Like a Unicorn.

 
 
 

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